Fantastica Palmisano, argento mondiale!
13 Settembre 2025Al via con una medaglia azzurra i Mondiali di Tokyo. È l’argento di Antonella Palmisano, seconda nei 35 chilometri di marcia, che si conferma protagonista con l’ennesimo acuto di una carriera straordinaria: per la terza volta sul podio iridato dopo i due bronzi di Londra 2017 e Budapest 2023, oltre che oro olimpico ai Giochi del 2021 proprio a Tokyo, in quel caso con le gare di marcia a Sapporo, e campionessa europea a Roma 2024. La fuoriclasse pugliese chiude in 2h42:24 alle spalle della spagnola Maria Perez, di nuovo al successo con 2h39:01 per ripetere il titolo di due anni fa, in fuga dal 23° km prima di attendere l’azzurra all’arrivo, salutarla con un inchino e stringerla nell’abbraccio tra amiche e avversarie. In una mattinata con il cielo coperto dalle nuvole, ma tanta umidità, ‘Nelly’ riesce a mantenere un margine di sicurezza nei confronti dell’ecuadoriana Paula Milena Torres, bronzo in 2h42:44 staccando la cinese Peng Li (quarta con 2h43:29) che l’aveva superata in precedenza. Era la sua seconda esperienza sulla distanza dopo l’esordio da record italiano in 2h39:35 con il secondo posto agli Europei a squadre di maggio a Podebrady, anche lì dietro alla spagnola Perez, e non finisce qui perché la 34enne tarantina delle Fiamme Gialle tornerà in gara sabato prossimo sulla 20 chilometri. Nelle venti edizioni dei Mondiali, soltanto altre due azzurre hanno vinto almeno tre medaglie: Fiona May due ori, un argento e un bronzo nel lungo, Antonietta Di Martino un argento e due bronzi nell’alto. All’undicesimo posto Nicole Colombi (2h51:04), 17esima Eleonora Giorgi (2h58:50) dopo una sosta di tre minuti e mezzo al 13° km per il terzo richiamo ricevuto dai giudici.
“Contenta di aver portato a casa una medaglia che mi mancava - esulta Antonella Palmisano - in un posto speciale, perché avevo voglia di costruire nuovi ricordi dove ho vissuto l’emozione dell’oro olimpico, e contenta anche che abbia vinto Maria Perez. Al suo cambio di ritmo non ci sono stata, ma posso dire ancora la mia. Il bello dello sport è anche questo, ho trovato in lei un’amica vera, mi ha ridato la motivazione dopo la delusione dell’anno scorso e ci siamo anche allenate insieme. Ho avuto problemi con dolori di stomaco per via dell’umidità dopo quindici chilometri e allora ho saltato i rifornimenti, poi è arrivato quello che temevo: negli ultimi dodici ho avuto i crampi costanti a ogni giro di boa, ai piedi e alle gambe. Non è stato facile da gestire, ho anche pensato più volte di fermarmi, ma continuavo a ripetermi che non poteva essere come Parigi e nonostante tutto ho voluto arrivare al traguardo. È bello vedere gente in questo stadio che avevo trovato vuoto ai Giochi. Quella dei 35 km è una sfida che era nata per gioco, con il mio marito-coach Lorenzo Dessi, e sono felice anche per lui”.
Nella prova maschile sui 35 km di marcia si comporta bene Riccardo Orsoni che coglie l’ottava posizione: è un piazzamento da ‘finalista’ in 2h31:39 per il 25enne cremonese, quarto degli europei al traguardo, mentre viene squalificato Teodorico Caporaso e si ritira Matteo Giupponi con il rammarico per l’assenza del primatista mondiale Massimo Stano a causa di un recente infortunio. Oro al canadese Evan Dunfee in 2h28:22, già due volte bronzo iridato della 50 km, davanti al brasiliano Caio Bonfim (2h28:55) e al giapponese Hayato Katsuki (2h29:16) accolto dal boato del pubblico allo Stadio Nazionale.
Pass nel peso per Leonardo Fabbri (20,95) che tornerà in pedana in finale alle 14.10 italiane, out Nick Ponzio (20,34) e Zane Weir (19,89). Batteria ok per la staffetta 4x400 mista (Edoardo Scotti, Anna Polinari, Vladimir Aceti, Alice Mangione) avanti con 3:11.20: finale alle 15.20. Eliminata in qualificazione la discobola Daisy Osakue con 58,56.
LA CRONACA DELLE GARE
10 KM - Mattinata con cielo velato a Tokyo dopo la pioggia della notte, tanta umidità (86 per cento) e 26 gradi. In cinque al comando nella gara femminile con 46:33 dopo dieci chilometri: la spagnola campionessa in carica Maria Perez, l’oro europeo e bronzo mondiale Antonella Palmisano, l’ex iridata peruviana Kimberly Garcia, l’ecuadoriana Paula Torres e la cinese Peng Li con una ventina di secondi di vantaggio sulle inseguitrici, poi 14esima Nicole Colombi (47:42) e 17esima Eleonora Giorgi (47:55). Tra gli uomini i giapponesi Hayato Katsuki e Masatora Kawano (42:25) guidano il gruppo, così gli azzurri: 18° Riccardo Orsoni (42:42), 25° Matteo Giupponi (43:51), 29° Teodorico Caporaso (44:28).
20 KM - Prende l’iniziativa per alcuni tratti Antonella Palmisano che si porta in testa intorno al 18° chilometro, praticamente a metà gara, e transita in 1h36:33 al ventesimo insieme a Perez (un cartellino dai giudici), Peng, Torres (due ‘rossi’) e Garcia. Le altre sono ormai lontane, a più di due minuti, con Nicole Colombi sedicesima (1h36:07) mentre c’è il terzo richiamo per Eleonora Giorgi al 13° km che significa uno stop di tre minuti e mezzo in penalty zone. Al maschile avanti un terzetto con Kawano, Katsuki e l’ecuadoriano David Hurtado (1h23:53), recupera posizioni Riccardo Orsoni che è undicesimo (1h25:16), 24° Giupponi (1h28:29) e 26° Caporaso (1h28:43).
30 KM - Si accende la lotta per le medaglie: tre atlete a condurre dopo 21 km (Perez, Palmisano e Torres), rimangono davanti soltanto la spagnola e l’azzurra al 22esimo. Poi c’è la fuga di Maria Perez che scava un margine sempre più ampio sulle avversarie: subito sedici secondi in poco più di un chilometro, al 26esimo diventano trentotto secondi e si va sopra il minuto al 28esimo. Dietro Antonella Palmisano consolida il secondo posto, anche perché l’ecuadoriana Torres rallenta il ritmo e nel match per il bronzo viene sorpassata dalla cinese Peng Li quando mancano sette chilometri. Questa la situazione al 30esimo: Perez (2h16:26), a quasi due minuti Palmisano (2h18:18), terza Peng (2h19:01) a 43 secondi dall’azzurra, quarta Torres (2h19:13). Tra gli uomini il leader Kawano (2h06:28) sembra in difficoltà e vede avvicinarsi il canadese Evan Dunfee (2h06:37), terzo Katsuki (2h06:59). L’azzurro Orsoni combatte per un posto tra i migliori, ottavo in 2h09:22, invece Caporaso è squalificato al 23esimo e Giupponi si ferma dopo il 20esimo chilometro.
PESO - Il primo lancio è anche il migliore, a ridosso dei ventuno metri con 20,95, nella qualificazione di Leonardo Fabbri. Poi il campione europeo non incrementa, proseguendo con 20,53 e un nullo, ma il sesto posto in qualificazione vale ampiamente il biglietto per la finale. Eliminato per quattro centimetri Nick Ponzio, quattordicesimo con 20,34, mentre rimane sotto i venti metri Zane Weir (19,89, diciannovesimo). Soltanto tre atleti passano con la ‘Q’ maiuscola fissata a 21,35: il neozelandese Tom Walsh (21,74), gli statunitensi Adrian Piperi (21,47) e Ryan Crouser (21,37), campione in carica al debutto stagionale.
STAFFETTA - Missione compiuta dalla 4x400 mista azzurra che conquista la finale, ancora tra le migliori al mondo dopo aver già raggiunto l’obiettivo tre anni fa ai Mondiali di Eugene e nella scorsa stagione alle Olimpiadi di Parigi. Ci arriva con il miglior tempo di recupero in 3:11.20, al quarto posto nella batteria vinta dagli Stati Uniti (3:10.18) davanti a Gran Bretagna (3:10.22) e Sudafrica (3:11.16). In prima frazione c’è Edoardo Scotti per passare il testimone ad Anna Polinari che viaggia in terza posizione, poi Vladimir Aceti diventa quarto e Alice Mangione dopo essersi ritrovata quinta chiude con una bella rimonta sul rettilineo conclusivo, ad appena quattro centesimi dal pass diretto.
DISCO - Non è il risultato che avrebbe voluto Daisy Osakue, finalista olimpica l’anno scorso. La torinese esce di scena nel round eliminatorio del disco con 58,56 al terzo e ultimo ingresso in pedana dopo aver iniziato con 57,58, nullo il secondo tentativo. Nella classifica complessiva è 24esima, per entrare sarebbero serviti quattro metri abbondanti in più (ultimo posto utile a 62,65) mentre superano i 66 metri Sandra Elkasevic (Croazia, 66,72), Jorinde van Klinken (Olanda, 66,39) e Valarie Allman (Usa, 66,07).
TV - Diretta tv sabato 13 settembre Rai 2: 0.25-5.20; Rai 2: 10.35-13.00; RaiSport: 13.00-13.30; Rai 2: 13.30-15.30. Diretta anche su Eurosport.
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