Tamberi: 'Conto sui super poteri dell'azzurro'
13 Settembre 2025Mondiali di Tokyo, continuano le conferenze stampa degli atleti azzurri a Casa Atletica Italiana. Di seguito le loro parole.
Gianmarco Tamberi (salto in alto) - Qualificazione domenica alle 11.40 italiane - "Conto sui superpoteri della maglia azzurra. L'obiettivo rimane Los Angeles 2028. Ho provato a fare atletica in maniera diversa, con più equilibrio, ma mi sono reso conto che se si vuole ambire a essere il numero uno non è possibile. O almeno per me non lo è. Tutto quello che ho fatto al campo e fuori dal campo mi ha portato a vincere quello che ho vinto. Non ho il talento di Usain Bolt o i piedi di Mattia Furlani. Il lavoro è determinante e anche l’ossessione con cui l’ho fatto. Fare sport tanto per farlo, non riuscivo ad accettarlo, nel giro di poco tempo ho capito che dovevo rimetterci del mio. Dispiace tantissimo non ci sia Barshim, saremmo tornati insieme quattro anni dopo a Tokyo, sarebbe stata un'immagine molto motivante. E' un campione che mi ha spinto a fare tanto di quello che sono riuscito a fare. Ora mi trovo ad avere il primato personale più alto e lo stagionale più basso".
"Jacobs? Era da un po’ che non lo vedevo, questa città mi accomuna tanto a lui e a chi ha vissuto la forte emozione di quel giorno. Entrambi avremmo sognato di essere qui in altra condizione. Ma so che la sua sta migliorando. Per me l'effetto-Tokyo è finito 4-5 mesi dopo: ho messo da parte la vittoria precedente, è l'unico modo per andar avanti e vincere di nuovo. E' bello vedere per la prima volta 4 azzurri nell'alto ai Mondiali, ognuno a suo modo può dire la sua: spero di poter essere in quella finale e avere al mio fianco quanti più azzurri possibile".
Lorenzo Simonelli (110 ostacoli) - Batteria lunedì alle 13.23 italiane - "L'infortunio delle indoor è stato abbastanza pesante, sono riuscito all’ultimo a 'improvvisare' anche abbastanza bene. Pensavo la stagione outdoor sarebbe stata più in discesa invece qualche piccolo infortunio mi ha bloccato più volte. Non mi sono fatto abbattere dai piccoli inciampi, sono abituato. Tokyo è una città che mi piace particolarmente: sono pronto a dare tutto il massimo per tornare il Lorenzo Simonelli che vorrei essere. Negli ostacoli serve molta concentrazione e testa, ma di solito riesco rimanere lucido: l'ansia la trasformo in adrenalina. Spesso sorrido prima della partenza, sono contento di essere lì. La staffetta? Ho dato disponibilità, sono grato di far parte del gruppo, è un onore essere con la squadra che ha vinto le Olimpiadi, in gara oppure come riserva".
Sara Fantini (martello) - Qualificazione domenica alle 2 italiane - "Il mio avvicinamento ai Mondiali è stato piuttosto complicato. Le difficoltà sono state superate con calma e determinazione ma questo ha spostato tutta la preparazione e abbiamo svolto un lavoro diverso dagli altri anni, e ci si è messo anche un piccolo risentimento al ginocchio a inizio agosto. Mi attende una qualificazione ostica domani mattina alle 9 (le 2 in Italia): sarà una gara di esperienza e consapevolezza, e sarà molto divertente. L'unico modo per affrontare al meglio il contesto è prendere tutto con leggerezza. In fondo, in gara facciamo quello che sappiamo già fare e un'altra skill da allenare è superare le difficoltà".
Yeman Crippa (maratona) - Lunedì alle 0.30 italiane - "Ogni volta imparo sempre qualcosa dall’ultima maratona. Non sono ancora soddisfatto di quelle che ho fatto, ma è una distanza che mi piace, ho pensato che per poter essere competitivo a Los Angeles 2028 avrei dovuto iniziare diversi anni prima. In questa stagione ho fatto una bellissima preparazione: l'avvicinamento nel raduno di Tokorozawa è andato bene, a parte le temperature e l'umidità. Ho cercato di abituarmi il più possibile alle condizioni che troverò in gara: sarà soprattutto il clima a rendere tosto il percorso".
Yohanes Chiappinelli (maratona) - Lunedì alle 0.30 italiane - "E' andata piuttosto bene nei mesi scorsi, sono soddisfatto di ciò che ho fatto al Tuscany Camp e poi a St. Moritz. La quantità dell'allenamento è cresciuta progressivamente e anche la condizione è salita giorno dopo giorno. Sono qui per fare del mio meglio, pur in condizioni climatiche non ottimali. Vorrei portare l'Italia più in alto possibile".
Iliass Aouani (maratona) - Lunedì alle 0.30 italiane - "Mi sono allenato per dare la migliore versione di me stesso. Non è stata una preparazione totalmente lineare, a causa di un leggero infortunio al bicipite femorale sinistro. Questo Mondiale sarà diverso dalle classiche maratone con i pacer: fattori come tattica e clima contano molto, ma si gareggia tutti nelle stesse condizioni e l'umidità sarà decisiva per tutti. Sarà importante essere concentrati e presenti fino ai 35 km, momento in cui si presenta la fatica e la mente è annebbiata. Non mi aspetto ritmi particolarmente elevati".
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