Comunicazione del commissario FIDAL Sicilia

28 Aprile 2020

In risposta alla lettera aperta di alcune ASD siciliane
Carissimi,
innanzitutto mi auguro di vero cuore che,in questo momento particolarmente difficile per tutto il nostro Paese, godiate Voi e le persone che Vi sono particolarmente care di buona salute.
Il coronavirus ha colto tutti alla sprovvista.La pandemia è stata rapida, globale e drammatica: nessuno la conosceva e nessuno sapeva come sconfiggerla, ancora oggi la scienza e la politica sono alla ricerca delle risposte a molte domande. 
Come sapete tempi del lockdown e della cosiddetta Fase 2 sono dettati dal Governo; nel contempo, la Federazione si è messa a disposizione lavorando a un piano organizzativo e sanitario destinato all’attività su pista, su strada e amatoriale, e preparando anche a un protocollo per la riapertura degli impianti in condizioni di sicurezza.
In queste settimane il lavoro della Federazione è stato tanto invisibabbiamo lavorato con gli organi competenti (il Governo, il Ministero, il CONI) per fissare regole chiareile - con l’attività bloccata, gli eventi sospesi e gli impianti chiusi - quanto fattivo:  che permettano una ripresa graduale e sicura dell’attività, mettendo a disposizione della comunità sportiva il nostro know-how organizzativo e sportivo; abbiamo studiato diversi calendari per la ripresa agonistica, adatti ai diversi scenari che si potrebbero presentare nei prossimi mesi. Consapevoli delle difficoltà, anche economiche, dei nostri affiliati abbiamo già previsto forme di sostegno.
Il 2020 ha visto l’annullamento di ogni attività sportiva da marzo ad oggi, con un danno economico enorme per tutti: atleti, lavoratori, organizzatori, società sportive e, non ultima, la Federazione: ne siamo consapevoli e abbiamo già previsto un intervento di oltre 1 milione e 200 mila euro a favore delle società affiliate; inoltre, sono allo studio forme di supporto che riguardano il tesseramento e l’affiliazione.
Sarà dato il massimo supporto alle nostre associate a salvaguardia del sistema.
Da tempo, da prima del coronavirus, la Federazione si è fatta portavoce nel mondo dello sport italiano dell’impatto sociale della corsa, come veicolo di salute, felicità e stili di vita corretti. Purtroppo l’importanza di far comprendere il rispetto delle regole sull’isolamento sociale a volte si è trasformata in una spiacevole caccia alle streghe nei confronti dei trasgressori. In questo contesto, i runner sono stati molto contestati perché particolarmente visibili nelle nostre città vuote. Ma i runner sono un valore per le nostre città, oltre che degli esempi di stili di vita corretti che non pesano sul SSN.

Consapevole della responsabilità di tutelare i runner, i tesserati, le società sportive, la FIDAL si sta adoperando non solo per l’attività agonistica ma anche per quella amatoriale e “libera” che mai come in questo momento è emersa come una vera e propria richiesta sociale.Correre è fondamentale per la salute fisica e mentale. 
Infine un capitolo importante, quello delle corse su strada: abbiamo già aperto un tavolo di lavoro che coinvolge i Comitati Regionali e gli organizzatori locali per trovare insieme le soluzioni migliori e condividere un calendario; impresa non facile, visto che vanno tutelate sia le esigenze di chi ha visto annullato il proprio evento, ma anche quelle di chi è programmato in autunno e, nel gioco dei recuperi, rischia di trovare la propria gara sovrapposta ad altre concomitanti. È stato inviato un primo documento di lavoro ai Comitati Regionali, documento che può essere richiesto presso la sede regionale. L’ufficio running è a disposizione di tutte le società del territorio (running@fidal.it)

Consentitemi infine, senza inutili polemiche, alcune riflessioni:
sarebbe stato forse più elegante inviare prima allo scrivente, unico destinatario della lettera, e dopo agli organi di stampa la nota in questione;
sarebbe stato forse opportuno rileggere, come diceva la mia maestra alle elementari, ancora una volta la missiva per evitare qualche grossolana svista;
sarebbe stato più giusto evitare l' incipit "all'attenzione del Vostro illustre comitato regionale"...mi domando,Vostro,loro,suo? sarebbe stato meglio scrivere "nostro";
sarebbe stato più trasparente un unico elenco di società firmatarie,visto che l'elenco cambia di ora in ora tra quanto scritto nella lettera inviatami e quello che viene pubblicato dalla stampa.Forse sarebbe opportuno a questo punto farmi pervenire una lettera con tutte le "firme" dei sottoscrittori,quanto meno per chiarezza e precisione;
sarebbe stato, infine, più da uomini di sport evitare toni pseudominacciosi (sfuggiti purtroppo ad un frettoloso estensore); in questo momento del Paese, penso che nessuno si possa permettere tali atteggiamenti, c'è bisogno di unione e non di minacce.
Ma questo non è il momento di inutili e dannose contrapposizioni.Del solito "noi" e "voi"!
Questo è il momento di essere uniti contro il nemico vero e fare squadra per condividere le migliori proposte da consegnare agli organi preposti alle decisioni.
Insieme dobbiamo salvare il nostro sistema.
Con molta passione,ma con altrettanta responsabilità.
 
Un cordiale saluto a tutti,
Vincenzo Parrinello



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