L'atletica piange la scomparsa prematura di Rossano Lotti

18 Agosto 2018

Era stato tecnico e manager innovativo che aveva portato grandi allori in Toscana

L’atletica italiana e toscana piange la scomparsa di Rossano Lotti, eclettico tecnico e manager che nei primi anni 2000 aveva costituito una importante realtà di atletica femminile, con base principale a Livorno, una realtà capace di accedere ai vertici dell’atletica italiana e portare in alto il nome dell’atletica toscana tutta.

Dopo aver cominciato con la squadra maschile, tra i successi più eclatanti si ricordano quelli della squadra femminile, soprattutto il titolo italiano assoluto femminile di corsa campestre vinto a Modena nel 2003, con la conseguente partecipazione l’anno dopo alla Coppa Campioni di cross, oltre che importanti partecipazioni alle finali dei Campionati di società su pista. Personaggio diretto e animato da spirito ambizioso, Lotti, ha scritto una fetta importante nella storia dell’atletica leggera italiana, anche se temporalmente meno duratura rispetto a quelle che erano le sue intenzioni, “tradito” in corso d’opera da alcuni supporti che dovevano essere punti fermi del progetto. Ciò nonostante per alcuni anni le società da lui dirette si sono poste ai vertici nazionali, anche nei campionati di società, coagulando e riunendo tutte insieme atlete di livello nazionale e di grandissimo spessore tecnico
Sono ancora imbattuti, tra l’altro, i record toscani assoluti di Gloria Marconi sui 3000 (9’11”37, o anche 9’16”13 indoor), sui 5000 (15’34”29) e sui 10mila metri (32’36”25) firmati nel 2002 con la maglia del Team Sahara Lotti Livorno, e diversi altri firmati Jaky Tech Apuana, anche a livello Juniores e Under 23, sia indoor che outdoor.

A Lotti già nel 2009 era stata diagnosticato un brutto male, con cui ha convissuto fino alla scomparsa, avvenuta ieri intorno alle 17. Nel corso di questi anni era stato sottoposto a diversi interventi chirurgici ma nessuno poteva risultare risolutivo. Fino al verdetto di circa una settimana fa, quando i medici hanno comunicato che nessun altro tentativo era possibile per alleviare la situazione, verdetto che Lotti aveva accettato con la consueta forza d’animo.

Aveva compiuto 44 anni lo scorso giugno. Lascia la moglie Vincenza Curri, già ottocentista di livello assoluto, capace di correre in 2’04”28 la distanza, e il figlio Valerio di 15 anni.
La salma è esposta fino alle 16 di oggi presso la Cappella del Commiato dell’ospedale di Livorno dove Rossano è spirato. Non sono previste esequie religiose.


Da sinistra: Lotti con Simona Viola, Angela Ceccanti, Mariarosa Ognissanti, Denise Cavallini e Flavia Gaviglio nel 2004 in Coppa Campioni di cross a Lanciano


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