Europei U20: ancora cinque finalisti a Grosseto

21 Luglio 2017

La seconda giornata della rassegna continentale giovanile promuove Gaia Sabbatini e Martina Tozzi nei 1500, la pesista Sydney Giampietro, la martellista Alessia Beneduce e l'astista Max Mandusic

di Raul Leoni

Mattinata esaltante per gli azzurri, pur se limitata ad una serie di fasi eliminatorie: dei 18 ragazzi impegnati nelle corse, in 15 passano in semifinale, diversi con miglioramenti personali. Sui 1500 strappa applausi alla tribuna la teramana Gaia Sabbatini (vincitrice della batteria in 4:20.17 PB) e passa anche la romana Martina Tozzi, ripescata a 4:23.72. Ma la rivelazione di giornata è soprattutto Jean-Marie Robbin, secondo tempo dei 400hs con un PB migliorato di oltre un secondo (51.62) e nello stesso turno progredisce il campione europeo U18 Alessandro Sibilio (51.97), mentre Federico Cesati passa con 52.95. Ostacoli intermedi al femminile: avanzano direttamente le due piemontesi, Alice Boasso (bravissima, per la prima volta in carriera sotto il minuto, 59.81) e Linda Olivieri (più comodamente, 60.55): il 60.41 dello stagionale consente il recupero di Anna Polinari. Quasi en-plein negli 800 e sulle barriere alte maschili: i due medagliati europei under 18 Simone Barontini (1:52.02) e Andrea Romani (1:53.36) passano in semifinale con prove tatticamente accorte, sui 110hs promossi Marco Bigoni (13.98/-2.1) e Mattia Di Panfilo, ripescato con 14.24 (-2.1). In apertura tris di qualificazioni sui 100hs per le ostacoliste: Elisa Di Lazzaro (13.68/-0.1), Desola Oki (13.93/-0.3) e Linda Guizzetti (14.09/+0.5). Positive anche le prestazioni nei concorsi: la pesista Sydney Giampietro (14.77; qui fuori Martina Carnevale ma con il SB a 14.40) e Alessia Beneduce (52.91), sia pure con qualche brivido vanno in finale: escluse, ma lottando con i propri limiti, le due altiste allieve Rachele Bovo e Bianca Garibaldi Devoto (1.77 per entrambe). La lunghissima qualificazione dell’asta promuove il triestino Max Mandusic (5.10).

RISULTATI/Results - FOTO/Photos (di Giancarlo Colombo/FIDAL) - STREAMING

www.grosseto2017.eu - Hashtag #Grosseto2017 - L'ORARIO CON GLI AZZURRI IN GARA - GLI EUROPEI U20 IN TV 

LA SQUADRA ITALIANA – LE SCHEDE DEGLI AZZURRILE LISTE ALLTIME U20 - Le pagine EA sugli Europei U20

SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Twitter @atleticaitalia | Facebook www.facebook.com/fidal.it

IL RACCONTO della SECONDA GIORNATA (sessione mattutina)

Asta M Qualificazione – Eliminatoria lunga ed estenuante per gli astisti sotto il sole a picco: a “Mondo” Duplantis, uno dei grandi protagonisti d questa rassegna europea, basta però un solo giro in pedana (5.20) per riaffermare una leadership da fresco primatista del mondo. Quello che poteva essere il rivale predestinato, il greco Emmanouil Karalis (uscito dalla passata stagione con titolo europeo e record mondiale allievi), fa tre nulli d’entrata proprio a quota 5.20 e così resta fuori dalla finale. Il triestino Max Mandusic, nonostante un paio di errori, riesce supera alla fine i 5.10 necessari per andare avanti.  

400m Ostacoli M Batterie – La rivelazione della mattina è Jean-Marie Robbin, aostano di Valpelline: dopo la disavventura di Firenze, si è meritato in pieno la convocazione e ancor più dopo l’impresa di oggi. Personale demolito di oltre un secondo a 51.62, ormai la top-10 di categoria è a un passo. Dei tre azzurri passati in semifinale il ragazzo che si allena con la famiglia Ottoz al completo per mettere a punto una perfetta ritmica ambidestra mette a segno il secondo tempo del turno (dietro il capolista continentale Wilfried Happio, 51.44). Nella batteria più complicata si disimpegna a dovere il campione europeo U18 in carica Alessandro Sibilio, PB anche per lui (51.97). E anche il lombardo Federico Cesati approfitta dell’occasione, dopo la squalifica del quotato britannico Knibbs, per agguantare la promozione (secondo in 52.95).

400m Ostacoli F Batterie – Anche qui passano tutte le azzurre, segno che nelle corse – con l’ausilio di forme oculate di selezione – l’approccio alla rassegna europea risulta adeguato alle possibilità dei nostri: ma attenzione, non è che manchino nemmeno qui le sorprese, restano fuori diverse ragazze con accrediti sotto il minuto, prima tra tutte la tedesca Lea Ahrens (58.21 PB, sesta a Cali 2015). Per questo brave le ostacoliste italiane: in testa a tutte Alice Boasso, la fossanese che avrebbe forse preferito presentarsi nell’eptathlon e stamattina scende per la prima volta sotto i 60” (59.81). Senza problemi Linda Olivieri, che può essere considerata anche un’outsider di lusso (comodo 60.55): mentre Anna Polinari ha bisogno del ripescaggio con il suo 60.41 del nuovo stagionale. Per le semifinali si presenta in testa a tutte la slovena Agata Zupin (58.41).   

Martello F Qualificazione – Il merito è esserci: Alessia Beneduce non interpreta sicuramente la sua miglior gara di martello, due nulli e un 52.91 appena accettabile, eppure basta per la finale. E’ l’ultima misura utile, complice una incredibile controprestazione della romena Ana Stanciu, 61.47 di personale e qui arenatasi in fondo alla classifica. E la celebrata scuola balcanica subisce pure l’affronto di veder fuori Elena Mitrea, anche lei con lanci insufficienti. Fatto sta che una tradizione secolare, ma sicuramente più profonda al maschile come quella irlandese, propone in pole position per la finale Michaela Walsh (62.33 l primo lancio): ed in fondo questa specialità affonda le sue radici nei giochi celtici di forza.  

800m M Batterie – Missione compiuta per due dei tre ragazzi italiani: tutti classe ’99, ma prima Andrea Romani (quarto, 1:53.36) e poi Simone Barontini (brillante vincitore di una batteria turbolenta, 1:52.02) fanno valere l’esperienza maturata con gli Europei da medaglia, un anno fa a Tbilisi. Invece l’entusiasmo e la forza di volontà non bastano per portare in semifinale Michele De Berti: il reggiano nato in Arizona resta aggrappato al quarto posto utile fino a metà rettilineo, poi nemmeno le sue doti di velocità lo aiutano dal ritorno del bielorusso Revinski che lo esclude dagli eletti (1:55.07). Tante gare tattiche, nessun scende sotto l’1:51: domani ci saranno più indicazioni e vedremo se il favorito Markhim Lonsdale potrà riscattare la debacle degli Europei U18.

1500m F Batterie – Ci pensa Gaia Sabbatini a scaldare ancor di più la tribuna in questa mattinata piuttosto afosa: la teramana ha già tutte le qualità per attirare l’attenzione e comunque ci mette del suo grazie ad una carica agonistica non comune. Vince la batteria, quasi di forza, e riscrive ancora di un secondo abbondante il personale molto recente (4:20.17). Un’altra diciottenne nella seconda batteria raggiunge la finale: Martina Tozzi cede solo nel finale, ma l’andatura imposta da Liliana Georgieva (4:18.36, la bulgara è la migliore del turno) trascina la romana verso un comodo ripescaggio (4:23.27). Esce dalla compagnia Elisa Cherubini, la terza azzurra non è certo in buona giornata (4:35.58). Al via non si presenta la capolista stagionale Delia Sclabas: a questo punto a svizzera, campionessa europea di duathlon, si concentrerà sui 3000 metri, rinunciando alla doppietta messa a segno un anno fa a Tbilisi.

Alto F Qualificazione – Ci si ferma a 1.80, esattamente in dodici per la finale: la prima della lista è la superfavorita Michaela Hruba, senza errori verso un probabile, ennesimo podio. Poi però troviamo Bianca Salming che si prende una pausa proficua prima di affrontare nel pomeriggio le ultime fatiche dell’eptathlon. Le azzurre che vanno più vicine alla promozione sono le due allieve, Rachele Bovo e Bianca Garibaldi Devoto: entrambe saltano 1.77 e poi devono misurarsi con i propri, tre centimetri più su. Soprattutto l’adriese flirta a lungo con una posizione di classifica utile, davvero un obiettivo importante per la promettente biondina veneta che si allena a Ferrara, alla fine sedicesima. Si ferma a 1.73 la trentina Pamela Croce, che per prima aveva ottenuto il minimo per Grosseto nei Tricolori di eptathlon a Lana.

110m Ostacoli M Batterie – Tra false, infortuni, richiami, vento che va e viene … queste batterie si trascinano per mezza mattinata diventano una specie di lotteria. Chi va via liscio è Marco Bigoni, molto tranquillo col suo 13.98 (-2.1), a spalla con il vincitore Obasuyi. Chi tribola di più è Mattia Montini: arriva in fondo alla sua batteria, tra l’altro corsa in modo eccellente, solo per accorgersi che è stata chiamata una falsa partenza. Si ricorre in fondo, a ranghi ridotti: stavolta c’è una bella brezza contraria e il 14.39 del quarto posto non vale il ripescaggio del lombardo. Invece Mattia Di Panfilo, dopo una stagione tribolata, si prende una parziale rivincita su Jason Nicholson, che lo scorso anno gli aveva soffiato il bronzo europeo sul traguardo di Tbilisi: alla fine passano tutti e due, recuperati a 14.24 (PB del romano) e 14.25 (-2.1), il britannico con l’ultimo tempo. Chiosa obbligatoria: il superfavorito Jason Joseph passeggia letteralmente - 14.18 nella batteria più lenta tra le sei disputate – mentre il più veloce è lo svedese Max Hrelja (13.59), in quella più favorita dall’anemometro (+0.8). Semifinali nel pomeriggio.

Peso F Qualificazione – Il bronzo di Tbilisi Sydney Giampietro pena due turni per agguantare una misura da ripescaggio: grazie al terzo lancio a 14.77 la finanziera milanese occupa l’undicesima piazza, penultima utile per passare. Invece Martina Carnevale fa molto più del suo: la giovane ciociara migliora due volte il record stagionale, 14.39 e 14.40 (a mezza spanna dal PB), anche se poi mancano 20 centimetri per una qualificazione che avrebbe il sapore dell’impresa e chiude quindicesima su 28 presenti in pedana. Le migliori avvicinano i 16 metri e la migliore è la capolista stagionale Julia Ritter: la tedesca, che qui piazza subito un 15.98, dispone di un fan team personale sulle tribune dello Stadio Zecchini.

100m Ostacoli F Batterie – Si comincia con un en-plein: se la capitana Elisa Di Lazzaro (13.68/-0.1, dopo una partenza rivedibile) e la campionessa europea U18 Desola Oki (13.93/-0.3) l’obiettivo rientrava nella logica delle cose tecniche, la “deb” Linda Guizzetti si batte al meglio delle sue possibilità (14.09/+0.5, quarta in una batteria dove si presentava con il sesto accredito). Ancora presto per fare gerarchie, ma l’impegno mattutino della leader europea Alicia Barrett (13.37, vincitrice della batteria con Desi Oki) e poi il 13.28/+0.5 della francese Solene Ndama. 

Venerdì 21 luglio (pomeriggio)
13:30 Giavellotto Eptathlon F A/B
15:30 Giavellotto F Finale (Carolina Visca, Sara Zabarino)
15:40 100m Ostacoli F Semifinali (Elisa Di Lazzaro, Desola Oki, Linda Guizzetti)
16:00 Peso M Finale
16:05 Triplo F Finale
16:10 110m Ostacoli M Semifinali (Marco Bigoni, Mattia Di Panfilo)
16:40 400m F Semifinali (Rebecca Borga)
17:00 400m M Semifinali (Vladimir Aceti, Klaudio Gjetja, Lapo Bianciardi)
17:20 100m F Finale
17:25 Martello M Finale
17:30 100m M Finale (Filippo Tortu)
17:50 800m Eptathlon F Finale
18:15 Lungo M Finale 18:20 800m F Batterie (Marta Zenoni, Eloisa Coiro, Flavia Ferrari)
18:50 3000m Siepi M Batterie (Antonio Catallo, Pietro Arese, Giovanni Gatto)
19:05 Disco F Finale
19:20 200m F Batterie (Dalia Kaddari, Sofia Bonicalza, Alessia Pavese)
19:55 200m M Batterie (Alexandru Zlatan, Mario Marchei, Enrico Cavagna)



Condividi con
Seguici su: